Ho vissuto a stretto contatto con la povertà materiale, ma anche con una ricchezza umana che non avevo mai conosciuto prima.
La semplicità della vita quotidiana, lontana da ogni comodità, mi ha insegnato a guardare le cose con occhi diversi, a dare valore all’essenziale.
Le persone del posto mi hanno accolto con affetto sincero, facendomi sentire parte di una comunità, nonostante le differenze culturali e linguistiche.

Il loro sorriso, la loro generosità e la forza con cui affrontano le difficoltà mi hanno lasciato un segno profondo.
Questa esperienza non è stata solo un anno di servizio, ma un anno di crescita, di consapevolezza e di gratitudine.
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